L'Africa. Incontrastato continente dal fascino esotico, rimane fra le mete indiscusse dell'immaginario occidentale. Wilbur Smith è un ormai collaudato esperto scrittore dell'argomento, tanto da aver scritto intere serie sul vasto oriente africano, dall'Egitto (spesso visto come non appartenente all'Africa) al Sud Africa, Tanzania, Kenya, Etiopia, Somalia ecc...
L'Africa centro-orientale è la protagonista di questa avventura, insieme al popolo Masai e alle sue usanze.
Siamo all'alba della Grande Guerra e Nairobi non si trova certo al margine dei destini che coinvolgono intere nazioni. Personaggi americani e tedeschi si alternano su vicende di spionaggio internazionale, ma il nostro autore non dimentica che la fauna e la Rift Valley sono le vere attrazioni della scenografia keniota. Gli imperi coloniali sono ben presenti e consolidati e le vicende che li contrappongono sono in effetti quelli alla base del grande conflitto.
Anche se ci troviamo geograficamente distanti Smith ci fa capire quanto questo non fosse un limite per l'uomo, anche quando l'auto non si era ancora disposta come uno strumento delle masse. Qui si parla di persone eccezionali, tanto quanto lo sono gli animali più noti della savana. Smith ci catapulta con maestria in luoghi remoti nel tempo e nello spazio legando la nostra lettura a ogni singola pagina senza lasciar spazio a pause.
Da leggere d'un fiato. Unica pecca un finale un po troppo frettoloso, non sarebbe stato male, almeno per uno come me che non si accontenta di scontati finali amorosi, approfondire le tematiche belliche, ma d'altronde questa è solo una mia opinione che non vuole certo sminuire il libro. Smith fa davvero di tutto per non deluderci e ci da una spinta verso la comprensione di luoghi dall'indubbio fascino culturale.
Tre stelle le riceve a pieni voti!

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