Finalmente sono riuscito a mettere le mani su questo libro. Essendo un'edizione fuori commercio ho inserito come immagine quella più nota, anche se ammetto di averlo preso in prestito dalla biblioteca che mi ha fornito una stampa del 1930 divorata dal tempo.
Passiamo alle impressioni. Sapevo la trama fosse di un romanzo a carattere umoristico, e devo ammettere che Dostoevskij ha mantenuto la promessa. Le situazioni (almeno per il mio senso dello humor) sono esilaranti; immancabile protagonista è un principe (K.) intorno al quale ruotano le vicende di Màrja Aleksàndrovna e di sua figlia Zìna. Ma protagonista è anche la città, sperduta nel nulla e quasi prigione per la famiglia Moskàleva, di Mordàsov.
"Il sogno dello zio" non è altro che un inganno nei confronti di un idiota (il principe) che si lascia turlupinare da chiunque incroci il suo sguardo di uomo ormai alla fine dei suoi giorni. Tutto ruota sull'attesa; riusciranno le due signore a ingannare il principe e usarlo come trampolino di lancio per accedere nei salotti dell'alta società? A voi la lettura. Da non scordare il ruolo marginale del marito dell'Aleksàndrovna che Dostoevskij rende, nel suo silenzio e obbedienza, il perfetto mezzo narrativo per svelarci tutta la forza e decisione del personaggio matronale che gestisce e tiene le redini e futuro dell'intera famiglia. La lettura è scorrevole, anche se ammetto la mia difficoltà nel districarmi tra varietà di nomi che compaiono in numerose variazioni, quasi delle sorte di "vezzeggiativi" (è un po' azzardato come figura linguistica lo ammetto!!) russi di cui mai prenderò abitudine a memorizzare.
Spero che per chi non abbia letto questo romanzo il mio commento possa essere utile e suscitare curiosità, per chi invece lo conosce bene che possa sorriderne al ricordo.
PS
In allegato al libro che ho letto vi era anche un'altro racconto: "La moglie altrui e il marito sotto il letto". Anche questo racconto è come il precedente, un romanzo umoristico. In questo caso il titolo esplica chiaramente la vicenda che devo ammettere mi ha fatto molto sorridere. Non so se il racconto si trovi in vendita separatamente, ma se doveste trovarlo non esitate nell'acquisto, d'altronde si tratta sempre del romanziere e pensatore più importante dell'800.

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