Dopo anni di attesa, anzi, dopo esserci scordati come si fa, l'uomo torna sulla luna. Il 29 agosto 2022 alle 14:30 circa, a distanza di mezzo secolo, una sonda sarà spedita in orbita intorno alla Luna dando l'avvio ad un ambizioso programma spaziale di nome Artemis I che prevede numerose missioni programmate per i prossimi anni e che hanno l'obiettivo di far atterrare astronauti sul suolo lunare, ma non solo per ribadire la capacità di farlo, piuttosto per avviare una stabile presenza sul nostro satellite e diventare un punto di partenza per il balzo verso Marte.
Nel passato letterario italiano non può che tornare in mente la pungente penna della Fallaci che per ben due volte mostrò tutto il suo interesse per le missioni lunari con la pubblicazione di “Se il Sole muore” e “Quel giorno sulla Luna”. Se nel primo ostenta tutta la sua fama di intervistatrice incalzante, nel secondo si rende involontariamente testimone della Storia (assieme a Piero Angela, a sua volta inviato come cronista).

Oriana Fallaci ancora una volta ci spiazza e da scettica diffidente, dubbiosa nei confronti dell’allunaggio programmato a reti unificate, si trasforma in un’astante della Storia. Le perplessità sugli enormi costi sostenuti dall’agenzia spaziale e le finalità più politiche che scientifiche vengono spazzate in un attimo dalla commozione, dalla gioia dell’atto compiuto, dal balzo dell’umanità verso un futuro ancora non scritto ma ricco di possibilità e speranze. Dalle sue parole riusciamo a percepire ogni sospiro di angoscia per il destino di tre uomini destinati a compiere l’azzardo più impensabile: trovarsi soli ma al contempo uniti al mondo intero per una manciata di minuti che segneranno generazioni di telespettatori.

Neanche la più fervida immaginazione di Jules Vernes in “Dalla Terra alla Luna” ci aveva preparato a questi eventi, mediante le vicende del presidente Barbicane ed il suo Gun Club. Vengono scritte pagine di storia, avviate nuove ricerche e sviluppi scientifici che finiscono per influenzare tutti i settori tecnologici più avanzati, ma al contempo stimolo per le materie umanistiche, teologiche, nonché i media, nessuno può restarne indifferente.
Questi tre libri sono un vero emblema della corsa alla Luna, il prodotto di una testimonianza involontaria che ha influenzato l’immaginazione di tanti lettori, per questo non c’è miglior occasione per suggerirne la lettura a fronte delle nuove missioni lunari in programma per la prossima decade. Lo sguardo al futuro è meglio sostenuto dalla consapevolezza del passato, solido retaggio dei traguardi raggiunti.
Cosa ci riserva il futuro non è dato sapere ma indubbiamente può essere programmato, calcolato e sviluppato attraverso il sostegno dei sogni, delle passioni e dei cuori pulsanti dell’umanità dedita alla cooperazione, all’ascesa della consapevolezza di esser destinata al sostegno di grandi pericoli riservati a selezionati pionieri dello spazio, impavidi intrattenitori ai quali ci stiamo pian piano abituando di seguire sui social e notiziari.
Lunedì sarà un altro giorno storico per l’umanità, un altro balzo verso i limiti che cerchiamo di abbattere, verso il transito ad un nuovo stadio evolutivo: quello delle stelle. La Luna, immutabile agli occhi della nostra percezione, sarà lì ad aspettarci per stringerci nuovamente la mano e aiutarci a volgere lo sguardo al pianeta Rosso. Lift Off!
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