Qual è il prezzo di ignoranza e libertà? Zuboff ce lo spiega in 525 pagine di opera monumentale. Ci sono libri che non si leggono soltanto: si subiscono, come uno schiaffo che ti sveglia dal torpore. Non perché si presenti come una lettura scorrevole — anzi, il linguaggio è spesso tecnico, accademico, impegnativo — ma perché costringe il lettore a guardare in faccia una realtà che da tempo ci scorre sotto gli occhi e che preferiamo ignorare.
Il concetto centrale è semplice nella sua brutalità: le grandi piattaforme tecnologiche hanno inventato una nuova forma di capitalismo, che non si limita a vendere beni o servizi, ma a trasformare in merce la materia prima più intima e inafferrabile: i nostri dati, i nostri comportamenti, la nostra stessa esperienza di vita, trasformando noi utenti nella loro materia prima più preziosa.
