mercoledì 22 aprile 2015

Tiziano Terzani-In Asia

L'immensità del continente asiatico viene a stento racchiuso nelle memorie di Terzani, protagonista privilegiato del ventesimo secolo. Sfogliando le pagine scorgiamo momenti di pura Storia, dove quasi per un caso del destino il corrispondente di guerra partecipa come diretto testimone di eventi che vedono popoli a scontarsi tra loro per il prevalere di teorie sociali ritenute adeguate ad opporsi allo strapotere dei pochi. Ma non è solo la guerra che suscita curiosità. 
Dalla memoria riaffiorano episodi e considerazioni di anni condensate intorno a eventi significativi, che colpiscono il cuore di Terzani, e anche quello di chi legge. Cina, Giappone, Macao, l'Indonesia, le isole Curili, Corea, Pakistan sono solo alcuni dei posti che per lavoro o per passione vengono visitati da Terzani durante la sua interminabile carriera. Attraverso la sua sensibilità scopriamo luoghi e persone lontani dal nostro modo di vivere. Ci immergiamo letteralmente nel 'diverso'. Terzani, esprime la curiosità per lo sconosciuto, l'ignoto,  impartendo una lezione sulla tolleranza verso etnie profondamente lontane da noi e dalle nostre tradizioni. 

Ogni capitolo è concatenato col successivo, seguendo un ordine cronologico dettato dalla Storia. In questo modo siamo presenti nei momenti più significativi delle svolte politiche e sociali dell'Oriente, quasi possiamo toccare con mano le folle di piazza Tienanmen; sentiamo il respiro e l'affanno di chi fugge e le esultanze di 'vittoria' di chi ha resistito per decenni in attesa di quel momento. La morte di Mao e l'ascesa dei suoi successori. Il Giappone con la sua  inarrestabile ricerca di primato economico mondiale. La saggezza del Dalai Lama e la lotta del suo popolo per la riconquista della propria terra. 

Terzani scrive di un passato che anche lui stenta a riconoscere nel presente. Ciò che leggiamo non esiste più, si è trasformato, e lui stesso è già da qualche anno fuggito in India, alla ricerca delle origini spirituali dell'uomo che il suo animo scettico di Fiorentino sembra aver sepolto sotto strati di arido raziocinio. Ma l'India è un'altra storia, racconto di altri libri. Quel che pare certo   è il termine ultimo del suo viaggio: Orsigna. Quasi con inquietante predizione è a questo luogo che rivolge il suo pensiero di ultima casa dell'anima, ancora di salvataggio, ultimo vero amore che in fin dei conti finirà per abbracciare allo scadere del suo tempo, su questo mondo, dissolvendosi nel vento dei suoi verdi colli.

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