Al giorno d’oggi si sente discutere spesso della vita quotidiana nelle società del passato. In questo caso Barbero dipinge con dovizia di dettagli i colori della Grecia classica, quella ateniese precisamente; un sapere di cui spesso ci sentiamo padroni e di cui invece ignoriamo i molteplici aspetti quotidiani. La lente è puntata sulle donne dell’Atene classica ma è presto chiaro che si tratta della cornice di un quadro ben più ricco, un vero caleidoscopio culturale che punta a svelarci i costumi e le usanze, molte inaccettabili all’uomo contemporaneo, delle genti al quale spesso attribuiamo la nostra mentalità occidentale, che eleviamo quasi come faro di una torre che ha illuminato il cammino dell’evoluzione umana.
Chi ha letto Alessandro Barbero sa di potersi ciecamente gettare in una lettura confortevole, ricca di aneddoti e curiosità sapientemente dosate che presentano argomenti, non strettamente saggistici ma pregni di tutta la competenza del docente di Storia Medievale. Immaginate quindi la sorpresa quando, convinto di leggere aridi dettagli sul mondo classico, mi sono trovato immerso in un avvincente romanzo il cui esito non era affatto scontato.
Ormai famoso divulgatore e ospite in numerosi programmi, il professore è al pari un eccellente romanziere e saggista con una scrittura elegante e avvincente precisata dalla sua dedizione sia per la raccolta di documenti che di testimonianze bibliografiche operate durante le sue ricerche. Infatti, per chi ha dedicato un minimo di approfondimento per l’epoca classica ateniese, emergono sullo sfondo dei protagonisti dei dettagli assai particolari come le portatrici di hydria, testimonianza del ruolo femminile di cui gli studiosi sono a conoscenza soprattutto grazie alle pitture vascolari a figure nere riemerse dagli scavi archeologici; ma anche il ruolo del teatro e della commedia, mezzi tipici atti a denunciare le vicende politiche e attualità dell’Atene classica. I nomi stessi dei personaggi fanno da eco all’epoca periclea; Barbero riesce a regalarci una finestra sul passato, una vicenda quasi reale con quella credibilità che caratterizza tutti i suoi libri.
Questo non è solo un romanzo, è anche un omaggio alla donna, alla sua bellezza e al suo misterioso fascino che forse, nella nostra moderna società, troppo spesso viene calpestato dalle forme più misere di disprezzo misogino. Non svelerò ulteriori passaggi della trama ma consiglio vivamente la lettura, soprattutto per chi vuole confrontarsi con le grandezze e le bassezze dell’Atene classica, spesso vanto delle nostre radici democratiche.

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