giovedì 29 dicembre 2016

Alessandro D'Avenia-L'arte di essere fragili

Quando l'amore e l'infinito si uniscono ci si immerge nei pensieri più profondi del proprio animo, esposti alla fragilità della vita, privi di quel guscio che giorno per giorno coltiviamo nei rapporti che la società, in un qualche modo, ci obbliga ad avere. 

Questo libro si propone come guida alla felicità, priva di quelle illusioni commerciali che siamo spesso abituati a ritenere scopi nella vita e che, veloci come uno spot televisivo, si infrangono contro la realtà: i sogni si costruiscono giorno per giorno. A supporto dell'autore si affianca Leopardi, ancora vivo attraverso le proprie poesie e intimi pensieri, a riprova che non siamo così soli nella vita come spesso ci appare. Siamo soliti pensare che le montagne vadano superate aggirandole, ma proprio a scalarle Leopardi ci insegna, e per far ciò usa la poesia, linguaggio universale della bellezza che di solito ricerchiamo in ciò che ci circonda.

martedì 13 dicembre 2016

Piergiorgio Odifreddi-Hai vinto, Galileo!

Quando pensiamo alla scienza siamo soliti riferirci a un ramo della società avvolta da una nube di autorità e rispetto, per la quale un timore reverenziale e di gratitudine per tutte le conquiste della nostra moderna società, ci spinge a prendere per oro colato qualsiasi dichiarazione che riverbera attraverso le onde dei media. Ma non è sempre stato così. 

Nel cosiddetto secolo dei 'lumi' proprio i pionieri della ricerca erano spesso inascoltati, e le poche volte che la loro voce giungeva alle folle, veniva presto stroncata. Inquisizioni e accuse di eresia erano l'arma del potere pontificio, che sotto la spinta di retrivi vescovi e cardinali, assicuravano il primato della gestione clericale, sia nelle cadenze della vita terrestre che dell'animo ultraterreno. 

sabato 10 dicembre 2016

Paolo Mieli-L'arma della memoria

Cosa succede quando la memoria di ciò che ci ha preceduto cade nelle mani sbagliate? Come evitare la strumentalizzazione dei fatti storici allo scopo di piegare gli eventi del passato per giustificare le colpe del presente? Paolo Mieli combatte la distorsione della memoria con l'analisi del disincanto, la schiettezza della mera opinione, libera da qualsiasi gabbia del potere grazie alla separazione che il tempo ha inciso su di essa. 

Il tempo. Questo è in effetti il protagonista della ricca raccolta di fatti noti e meno noti che il giornalista ci propone, perché solo il tempo ha la facoltà di ampliare le nostre vedute su ciò che è accaduto: tradimenti, alleanze, guerre e rese della Grande Storia.