Un giorno tragico, per l'Italia littoria, l'8 settembre 1943. Un giorno che ha segnato profondamente le coscienze di un popolo spingendolo ad una guerra civile senza vinti ne vincitori.
I quasi due anni che incorrono nella penisola, dalla fuga di Mussolini verso il Settentrione, sono scanditi, in tutta la loro patriottica resistenza, giorno per giorno in questo piccolo volume edito da Mursia. I singoli stati d'animo per ogni collega perso in battaglia o per la semplice alta casistica di incidenti incorsi dalla ancora germinale aviazione italiana, trovano ampio spazio nei brevi appunti del perito tecnico aeronautico Lazzati. Le numerose missioni sono affrontate con coraggiosa quotidianità sia al Nord che al Sud della penisola, sia per le truppe dell'Asse che per quelle degli Alleati.
Le rocambolesche missioni compiute dagli Assi più famosi dell'epoca sembrano racconti di un'epoca lontana per le nuove generazioni di lettori che sulla propria anima non hanno mai dovuto sentire il senso della responsabilità.
Di questo si tratta, responsabilità, verso una patria che ormai non sembra riconoscere più i propri figli. Si combatte duramente contro i propri fratelli, dove l'ultimo bagliore di speranza risiede nella cessazione del conflitto da vinti o da vincitori, poco importa; resta solo spazio per la nostalgia verso i propri cari e amici. Ma il sacrificio per il proprio reparto va oltre questi legami.
Da Carlo Faggioni a Buscaglia, da Visconti a Bertuzzi, Graziani e Marini, troppi per ricordarli tutti, ma nella mente di Lazzati i loro volti sono vividi come i ricordi che racconta. Missioni rischiose, nemici individuati nel sistema di puntamento, macchine belliche: gli S 79, i Macchi, ma anche i Messerschmitt BF 109 in mano agli Italiani della RSI. L'amarezza per la fede fascista tradita si alterna alle passioni vissute in volo dalle più famose squadriglie della Seconda Guerra Mondiale. Emergono tutte le delusioni e le perplessità di Lazzati negli appunti di questo diario, riordinato per cercare un senso al delirio della guerra.
In fondo si tratta di pagine di eroismo che troppo spesso la superficiale istruzione scolastica lascia sotterrata nei ricordi svaniti di un tempo in cui la lealtà superava le ambizioni e interi stormi di piloti erano pronti al sacrificio in nome di un ideale inamovibile come la patria.
Eroi ecco chi sono i protagonisti di questo libro, e leggerlo significa omaggiare il loro sacrificio, inghiottito dalle pieghe del tempo che lascia spazio solo alle leggende, ma forse gli aviatori della Regia Aeronautica della RSI furono proprio questo: leggende!

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