Cosa accade quando le Lobby farmaceutiche commercializzano la malattia? Marcello Pamio ce lo illustra in questo breve libro discorrendo dalle più banali malattie, curabili con i farmaci da banco, ai tumori, includendo anche la diffusa sindrome da deficit di attenzione e iperattività e altre numerose malattie comportamentali, diventate solo di recente un vero e prorio business.
Sfogliando con attenzione le pagine emerge che si tratta di una macchinazione costruita a tavolino con l'unico intento di incrementare il bisogno farmacologico dei pazienti sani, che negli ultimi trent'anni si sono rivelati l'affare più grosso per la Big Pharma.
Pamio non risparmia dalla critica nessuna cura o prevenzione della medicina tradizionale, fino a toccare la ormai discussa vaccinazione esavalente, mettendone in dubbio l'efficacia e ponendo l'accento sui rischi di salute che corrono soprattutto i pazienti in tenera età.
Ma di tutte le cure propinate dal Ministero della Salute Pubblica la più dannosa si rivela la 'prevenzione'. Si tratta letteralmente di un'arma puntata contro i pazienti sani e, secondo Marcello Pamio, cagione delle più tremenda piaga della modernità: il cancro. La prevenzione, ormai, cerca di insinuare nel paziente la paura delle malattie mortali attraverso lo slogan che una diagnosi precoce sia in grado di abbattere la mortalità delle più diffuse malattie, come i tumori al seno, alla prostata, il diabete ecc.
L'autore ci espone diverse indagini statistiche che rivelano l'esatto contrario. Gli screening non riducono affatto l'incidenza della mortalità, ma si rivela anzi come la più sicura direzione per andargli incontro. Dietro questo dramma di milioni di pazienti si nasconde l'arte di vendere droghe legalizzate dallo Stato che garantisce enormi ricavi sulle spalle di pazienti, la maggior parte sani, inseriti in un circolo vizioso di consumo domestico di farmaci che il più delle volte scatenano squilibri nel proprio corpo per il quale si tende ad aggravare situazioni mediche che forse con meno intromissione avrebbero avuto esiti assai meno gravi.
L'autore ci espone diverse indagini statistiche che rivelano l'esatto contrario. Gli screening non riducono affatto l'incidenza della mortalità, ma si rivela anzi come la più sicura direzione per andargli incontro. Dietro questo dramma di milioni di pazienti si nasconde l'arte di vendere droghe legalizzate dallo Stato che garantisce enormi ricavi sulle spalle di pazienti, la maggior parte sani, inseriti in un circolo vizioso di consumo domestico di farmaci che il più delle volte scatenano squilibri nel proprio corpo per il quale si tende ad aggravare situazioni mediche che forse con meno intromissione avrebbero avuto esiti assai meno gravi.
L'unica prevenzione possibile è il nostro stile di vita, seguendo l'equilibrio naturale e alimentare dettato dalla morigeratezza, oltre alla cura del nostro spirito in modo da evitare lo stress, forse tra le più frequenti cause dei sintomi di malattie.
Un breve apparato bibliografico e diverse note accompagnano questo libriccino che non vuole essere una sostituzione ad alcuna cura medica tradizionale, piuttosto vuole accendere un campanello d'allarme e sensibilizzare il pubblico sulle tribolazioni mediche vissute da milioni di persone, nella convinzione che la prima prevenzione sia sempre l'informazione.
Anche se non sempre convincente il libro di Marcello Pamio è comunque un buon punto di partenza per approfondire tematiche sugli abusi mediati dallo Stato, troppo spesso argomentate in discussioni confuse e prive di alcun riferimento bibliografico e moderate da terroristi del complotto che portano solo alla confusione dei lettori.
Anche se non condivido appieno le teorie esposte da Pamio ,non posso comunque negare la correttezza di numerosi dubbi che solleva sugli illeciti protratti dalle case farmaceutiche e soprattutto ne appoggio la morale: la curiosità è il primo passo verso la conoscenza, non sempre sinonimo di verità.
Perciò abbattiamo i muri dell'ignoranza con una costruttiva e prodiga informazione che tolga il velo dalle numerose strumentalizzazioni accorse nella nostra società poi non così tanto libera, neanche durante il grave passo della morte.

Nessun commento:
Posta un commento
Regole di comportamento:
1)I commenti inerenti gli argomenti trattati, utili allo sviluppo delle tematiche, non verranno rimossi.
2)Ti prego di mantenere un tono rispettoso evitando di offendere gli altri partecipanti.
3)Non utilizzare questo spazio pubblico per condividere pubblicità di natura personale.
4) Ti ringrazio per il tempo che dedichi al mio blog.