Che ci fa un pilota italo-americano a bordo del B29 che segnerà uno dei capitoli finali dello scontro bellico mondiale più efferato della Storia?
Fred Olivi ci accompagna lungo i sentieri della sua vita, costellati di momenti meravigliosi e da scelte gravose che hanno lasciato i segni che solo una vita eccezionale può incidere nell’anima di un uomo.
Una inaspettata prefazione da parte di Alberto Angela coglie di sorpresa il lettore. Le parole del paleontologo sono in grado di trasmettere l’entusiasmo per quella che si attesta essere una storia inedita, una testimonianza che non deve assolutamente andare persa.
Al di là dei risvolti bellici Olivi narra le sue origini, la sua orgogliosa provenienza italiana e le esperienze che non tutti i bambini della sua età potevano vantare. La trama è quella della terra delle opportunità, la terra promessa, il Mondo Nuovo, il sogno agognato da numerosi immigrati, tema tristemente attuale. Certo le condizioni e le opportunità del passato non sono accostabili alle tragedie che assistiamo quotidianamente sul grande schermo ma questo non delegittima la necessità di sapere cosa muoveva le coscienze e speranze di intere generazioni, pronte a lanciarsi in avventure oltreoceano alla ricerca di un riscatto dagli affanni della miseria agro-pastorale della penisola italica.



