lunedì 28 novembre 2022

Fred J. Olivi - Nagasaki per scelta o per forza

Che ci fa un pilota italo-americano a bordo del B29 che segnerà uno dei capitoli finali dello scontro bellico mondiale più efferato della Storia? 

Fred Olivi ci accompagna lungo i sentieri della sua vita, costellati di momenti meravigliosi e da scelte gravose che hanno lasciato i segni che solo una vita eccezionale può incidere nell’anima di un uomo. 

Una inaspettata prefazione da parte di Alberto Angela coglie di sorpresa il lettore. Le parole del paleontologo sono in grado di trasmettere l’entusiasmo per quella che si attesta essere una storia inedita, una testimonianza che non deve assolutamente andare persa.

Al di là dei risvolti bellici Olivi narra le sue origini, la sua orgogliosa provenienza italiana e le esperienze che non tutti i bambini della sua età potevano vantare. La trama è quella della terra delle opportunità, la terra promessa, il Mondo Nuovo, il sogno agognato da numerosi immigrati, tema tristemente attuale. Certo le condizioni e le opportunità del passato non sono accostabili alle tragedie che assistiamo quotidianamente sul grande schermo ma questo non delegittima la necessità di sapere cosa muoveva le coscienze e speranze di intere generazioni, pronte a lanciarsi in avventure oltreoceano alla ricerca di un riscatto dagli affanni della miseria agro-pastorale della penisola italica.


I numerosi aneddoti e le sensazioni che Olivi descrive con grande passione soddisfano le curiosità per un mondo che ormai non esiste più. La nostra epoca attraversa una crisi di valori morali e indifferenza verso il prossimo che sono in tremendo contrasto con la voglia di vivere che il nostro pilota insegue senza sosta. La grinta e la volontà di primeggiare permettono a Olivi di trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto. La Storia è spesso costellata di coincidenze, ma Fred è determinato a piegare il caso a proprio vantaggio. Le vicissitudini che lo portano a far parte della missione più segreta e delicata della WW2 hanno il sapore di una Spy Story d’altri tempi. Dalle sue parole traspare l’incertezza delle azioni compiute, delle vittime coinvolte, ma con il conforto di aver evitato inutili vittime da bombardamento che sembra lenire l’anima di Olivi, come confessando le proprie colpe, espiando la deflagrazione del Fat Boy come una soluzione necessaria e non collaterale. 


La speranza è in effetti la conclusione del conflitto ma la missione si rileva talmente segreta da non essere pienamente compresa nemmeno dagli esecutori. 

L’addestramento, la preoccupazione di essere scartato dalla missione o di non volare sono causa di angoscia per uno spirito libero come quello di Olivi; aspetto che lo porterà, al termine del conflitto, a rinunciare alla carriera militare nei reparti di controspionaggio. Un profilo interessante quello di Olivi, abituato a gestire le pressioni, le scomodità , l’ignoto, praticamente dall’infanzia. 

Ogni capitolo contiene un pò di commozione e orgoglio per la consapevolezza di essere un uomo fortunato, innanzi tutto di poter raccontare queste storiche avventure e in seguito per aver vissuto una vita ricca di soddisfazioni e amore familiare. 


Numerose fotografie accompagnano i capitoli sia quando narra la vita privata che quella militare, ed è soprattutto la sequenza dell’esplosione causata dal B29 “Bockscar “supportato dal “The Great Artist” a tenere i lettori incollati al libro.

75.000 vittime in un colpo solo hanno un forte impatto sulle coscienze di chi non ha conosciuto La Guerra, ed il paragone con stragi come quello avvenuto a Dresda non fanno altro che porre domande sulla insensatezza di tuta questa distruzione. 

Se Hiroshima resta nota come “La Bomba Atomica”, Nagasaki sembra vivere nell’oscurità della memoria collettiva, nonostante sia stata questa la bomba a suggellare la fine del conflitto. Ancora una volta l’importanza dei media dimostra come gli eventi possano essere messi in risalto a scapito di azioni non meno importanti, anzi decisive ma che nella fretta di ricostruire la Vita perdono di importanza, nonostante le celebrazioni che accompagnarono il successo della Missione #16.


Amore, speranza, ambizioni, realizzazioni, incontri, insomma: Vita; ogni aspetto degno di questo mondo trova spazio nella storia di Olivi, una testimonianza di grande fede nel prossimo, di grande serietà e capacità spese in nome della Patria, elementi ormai desueti nelle corde della nostra viziata gioventù. 

Olivi è una persona normale, ma eccezionale nella semplicità con cui emerge da ogni situazione. Un libro che ispira a sognare in grande, a non accettare un rifiuto, a non crogiolarsi nelle difficoltà degli affanni quotidiani. Abbiamo tutti un potenziale latente che attende l’occasione di emergere, Olivi ha colto i suoi momenti, tu farai altrettanto?

 

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